Telecom Italia comincia a farsi avanti e programma un rincaro (dopo quello già avvenuto sull’ unbundling ADSL, venduta ad altri operatori) sul canone mensile della linea fissa, passando dagli attuali 12,14€ a ben 13,66€, in percentuale sarebbe un’aumento del 12,6%, calcolate questa percentuale sui guadagni complessivi di Telecom Italia sui canoni di tutti gli abbonamenti dei propri utenti, che restano la maggioranza rispetto alla concorrenza, e avrete un’idea della portata economica di quest’aumento.

Le associazioni protestano, e hanno già richiesto all’Authority TLC di non consentire i rincari, Bernabè sembra comunque intenzionato ad andare avanti, giustificando l’operazione come fondamentale per il reperimento di risorse da investire nel network, e quindi sulla qualità dei servizi.

Secondo Federconsumatori e Altroconsumo un aumento di questa entità avrebbe gravi effetti sui bilanci delle famiglie, e nessuno sulla qualità dell’offerta Telecom. Marco Pierani, portavoce di Altroconsumo, è convinto inoltre che l’intera operazione serva solo “per ripianare una piccola parte dell’enorme debito di Telecom Italia” (uno dei più alti in Europa, per un’azienda privata).

Dobbiamo aspettarci una saga thriller stile Alitalia? Vedremo…..