Viacom non sarà in grado di sapere quali video sono stati visti da un visitatore del popolare sito di condivisione di video, e non potrà ricostruire uno storico dei filmati visionati da ciascun utente, nonostante questo fosse il contenuto dell’ordinanza emessa dal giudice che si era occupato del caso, questo in sintesi l’accordo raggiunto tra la stessa Viacom e Google (Youtube).

Scongiurate quindi le paure degli utenti e delle associazioni, tra cui la Electronic Frontier Foundation, alle quali non andava giù l’accesso ad informazioni private e riservate.

Le maggiori paure erano connesse al fatto che con tali informazioni si potessero individuare gli utenti che avevano caricato o anche solo preso visione di materiale protetto da copyright (quindi illegalmente).