Alla base di quest’affermazione, c’è un semplice ragionamento matematico per quanto riguarda i costi: un display widescreeen 16:10 costa meno di uno 4:3 perché nasce praticamente dallo stesso grande pannello, che solitamente ha una misura pari a 2 x 1,9 metri, e da cui si possono poi ricavare molti più display 16:10 che quelli 4:3. Lo stesso vale anche per quelli 16:9, taglio per cui si possono ricavare ancora più pannelli.
Per gli utenti il primo vantaggio di una soluzione rispetto a un’altra è il costo finale più basso dei monitor in formato widescreen, per non parlare di una qualità di riproduzione di contenuti nativi in 16:9/16:10 migliore.
Il secondo vantaggio riguarda la risoluzione Full HD e HD Ready, che nel caso di un widescreen sono esattamente le stesse usate per le TV – ad esempio la 1920×1080 pixel. Così, sarà possibile guardare film in Full HD senza bisogno di dover scalare la risoluzione.
Via Tom’s Hw