Microsoft: Abbassa i prezzi di Windows Vista

Il ribasso riguarda il prezzo del sistema operativo venduto in negozio e non le versioni preinstallate. Così ad esempio l’aggiornamento Family Premium passa da 159 a 129 dollari mentre l’edizione integrale cala di 80 dollari.

“Evidentemente i prezzi erano stati mal definiti” ha riconosciuto Brad Brooks, vicepresidente del marketing; ma occorre aggiungere che le vendite delle versioni in scatola di Vista sono state pressoché occasionali e che i “cento milioni di pezzi installati” riguardano per l’intero macchine vendute dai vari Dell, HP e compagnia bella.

Quanto alle associazioni a tutela dei consumatori e del free software, non si sono lasciate sfuggire l’occasione e – dopo aver messo a disposizione un modulo per chiedere il rimborso del preinstallato – minacciano una class action per un paio di buoni motivi.

Il primo è legato all’impudenza, con cui Microsoft ha concesso la certificazione Vista Ready per macchine con risorse hardware chiaramente insufficienti o male assortite; e già hanno raccolto una mezza risma di email scambiate tra dirigenti Microsoft esprimenti dubbi e perplessità sulla capacità di girare, da parte del sistema operativo, con alcune soluzioni hardware specialmente del primo periodo di commercializzazione.

Il secondo motivo sarebbe legato a intese non proprio trasparenti per i consumatori, secondo le quali la sottostima delle risorse necessarie deriverebbe dalla “necessità di favorire” Intel all’epoca della chiusura di un trimestrale di cassa, continuando a certificare l’idoneità di una mainboard equipaggiata col chipset grafico 915, da cui deriverebbe una buona metà delle problematiche successive.

Infatti il chipset in questione non permetteva di gestire grafica avanzata né tantomeno l’interfaccia Aero di Vista, con le conseguenze che tutti conosciamo.