Ed ecco sdoganata anche la pirateria su Blu-Ray, a pensarci sono stati i cinesi, sono infatti stati sequestrati i primi dischi in HD, più di 800, contenenti film, e altrettante confezioni con ologrammi fasulli. Secondo la Motion Picture Association International si tratta in assoluto del primo sequestro HD mai realizzato.
I pirati cinesi, in pratica, procedevano con il ripping dei film Blu-Ray, violando i sistemi di protezione AACS e BD+. In seguito effettuavano un re-encoding con la tecnologia AVCHD, che però permette una risoluzione massima di 720p. La riduzione delle dimensioni dei file consentiva così la masterizzazione su comuni DVD (non si tratta quindi di un clone 1:1).
I cloni Blu-Ray cinesi giungono sul mercato con prezzi unitari di circa 7 dollari contro i 30 dollari e più dei blu-ray originali.