Antonio Migliardi, il capo del personale Telecom Italia, aveva dichiarato al sindacato, che i 5.000 esuberi, poi ratificati da un accordo sindacale basato sulla volontarietà delle uscite, erano sì legati alla fusione Tim-Telecom Italia, ma sararebbero stati seguiti da altri.

Infatti sembra che ci saranno altri 4.000 esuberi, nonostante il verbale di accordo – scritto e siglato da Cisl e Uil presso il ministero del Lavoro sulle prospettive del settore (con Cgil contraria) – non ne facesse cenno.


Bernabè sceglie la carta dello scontro frontale con il sindacato e questa volta Cisl e Uil non lo potranno seguire: lo fa per accontentare gli azionisti stranieri e italiani, da Tronchetti Provera (rimasto nella compagine azionaria) all’ex patron di Star Fossati, agli spagnoli, tutti preoccupati di risollevare un po’ il titolo.

Questa volta a uscire non saranno solo gli anziani vicini alla pensione, grazie alla mobilità, ma si useranno esternalizzazioni e cassa integrazione anche di personale giovane.