Google lancia il guanto di sfida all’ormai classico e straconosciuto formato JPEG, per le immagini, introducendo il formato WebP (abbreviazione di un qualcosa tipo Web Picture), che dovrebbe garantire, a parità di qualità con il formato concorrente, un peso inferiore anche del 40%.
Google ha già rilasciato una libreria per il decoding delle immagini e un tool di conversione (al momento disponibile solo per Linux a 64 bit) che funziona da linea di comando. Nel frattempo il team di WebP sta lavorando allo sviluppo di una patch per WebKit che consentirà di integrare il codec nelle future versioni del browser Google Chrome.
Ovviamente, da qui a far prendere piede un formato nuovo nell’immenso mondo del web, ce ne vuole, ma considerata la grandezza e l’enorme influenza che ormai BigG ha acquisito sulla rete, mai dire mai, staremo a vedere.