Il recente e disastroso terremoto in Giappone, oltre alle migliaia di vittime e al rischio di radiazioni nucleari per le centrali colpite, ha indotto anche le aziende giapponesi, specializzate nella produzione ed esportazione di memorie flash e dram, a interrompere le attività.

Il terremoto in Giappone potrebbe avere conseguenze anche sulla fornitura di dispositivi elettronici, dai tablet agli smartphone fino ai PC. Circa il 40% delle memorie NAND flash e il 15% delle DRAM vengono infatti prodotti in quel Paese.

SanDisk ha fatto sapere di aver dovuto interrompere le attività, che ora sono già riprese, ritardando ovviamente le consegne.