Dopo le polemiche, della messa online dei redditi degli italiani, che comunque resta un caso “voluto” e che non ha messo a rischio dati “sensibili” (per intenderci, indirizzo di abitazione, o altro), in Cile un misterioso hacker ha reso pubblici i dati di 6 milioni di cittadini cileni, con lo scopo principale di dimostrare quanto deboli siano le protezioni informatiche del governo.
Lo sconosciuto ha sottratto dai sistemi informatici del Ministero dell’Educazione, del Servizio Elettorale e della compagnia telefonica statale del Cile i dati e li ha pubblicati su Internet, dove sono rimasti per molte ore.
Nomi, indirizzi fisici e indirizzi email, numeri di telefono e informazioni sia sociali che scolastiche; la polizia sta attualmente investigando, ma non ha idea di chi sia stato a compiere il furto, se così si può definire.
Secondo l’autore del gesto (che ha spiegato le proprie ragioni sui due siti che hanno ospitato i dati), la sottrazione è stata semplice: “A nessuno interessa proteggere quelle informazioni”.