L’Italia è il primo paese al mondo a godere di un nuovo provvedimento legislativo per la digitalizzazione di massa delle opere librarie. Un Decreto già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, firmato dal ministro ai Beni culturali Francesco Rutelli, che renderà possibile ai disabili visivi la “lettura” delle novità editoriali messe sul mercato grazie alla trasformazione in testo digitale.
“Con questo decreto ci possiamo assicurare che a 48 o 72 ore dall’uscita di un titolo anche noi lo si possa avere in formato digitale”, ha dichiarato Paolo Pietrosanti, esponente dei Radicali e ispiratore della norma . Una buona notizia per tutti, insomma, dato che di fatto negli anni gli editori non hanno sposato fino in fondo la causa degli e-book.
In pratica vi saranno 3 milioni di euro a disposizione per le conversioni. “Possiamo dire che si tratta di una innovazione fisiologica inevitabile per gli editori. Una innovazione che con questo decreto ci assicuriamo che avvenga nell’ottica dell’accessibilità per tutti alla cultura”, ha aggiunto Pietrosanti.
In pratica il bando invita gli editori a creare dei consorzi per agevolare i processi di digitalizzazione. Il formato non è ancora stato scelto, ma dovrà essere comunque riproducibile sui sistemi vocali per i disabili visivi – condizione insindacabile per accedere ai finanziamenti. Il decreto fissa anche il numero dei titoli da rendere disponibili nell’arco di ogni anno: 2000 di autori italiani, 500 di autori stranieri, più 500 titoli a richiesta degli utenti – cifre corrispondenti, secondo le stime dell’Associazione italiana Editori, al numero delle novità che giungono in un anno nelle librerie più prestigiose.