Elezioni Politiche 2008: no alla propaganda via mail

Il Garante per la privacy ha lanciato un monito alle forze politiche: le scorrettezze saranno punite. Il Garante ricorda quanto dovrebbe essere già noto a tutti i partiti, ma che è stato spesso disatteso.

Il consenso è sempre necessario e deve essere ottenuto in precedenza dall’utente per ogni comunicazione via email, SMS, SMS, fax e telefonate pre-registrate.

Sono tutte forme di comunicazione abitualmente abusate da aziende senza scrupoli e truffatori di varia natura: il timore del Garante è che, come avvenuto in passato, qualcuno possa approfittare di queste formule di comunicazione per tentare di veicolare messaggi politici ai danni degli utenti.

Diverso naturalmente è il caso di chi con i nuovi elenchi del telefono abbia esplicitamente accettato di ricevere posta o telefonate, così come è lecito servirsi di liste di simpatizzanti e militanti che abbiano in passato partecipato ad attività politiche e altre iniziative e che possono essere ricontattati senza violazione alcuna.

Non possono essere usati senza consenso preventivo nemmeno i dati raccolti automaticamente su Internet o ricavati da forum o newsgroup, liste abbonati ad un provider, dati presenti sul web per altre finalità
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La scusa tradizionalmente addotta dagli spammer, “il suo indirizzo è stato trovato su Web”, non ha alcun valore né quando si tratta di prodotti commerciali né, tantomeno, quando si parla di comunicazione politica. Nei fatti una frase del genere è, anzi, una auto-dichiarazione di colpevolezza da parte dello spammer di turno.

Vedremo se queste direttive saranno realmente seguite dai vari partiti, visto che stiamo entrando nella “fase calda” della propaganda elettorale