Ebbene si, se adesso i 128 Gigabyte dei nuovissimi supporti bluray vi sembrano un’enormità, preparate a ricredervi presto, perchè dal Giappone arriva la notizia di un nuovo supporto, basato su un materiale, molto più conveniente, come costi di materia prima: l’0ssido di titanio, che rapportato al materiale utilizzato attualmente per i bluray (germanio-antimonio-tellurio) costa circa un centesimo.

Praticamente, l’esposizione ad un raggio luminoso di una certa frequenza, permette al materiale di cambiare stato: da conduttore a semiconduttore. Il risultato è un effetto “on-off” perfetto per l’archiviazione digitale di dati.

I ricercatori al momento stanno lavorando su particelle con diametro compreso tra 5 e 20 nanometri. Una condizione sufficiente per creare dischi capaci di archiviare decine di Terabyte, che ovviamente però richiederanno lettori e masterizzatori compatibili.

A giorni i ricercatori dovrebbero avviare le trattative con le grandi aziende produttrici di supporti, per una futura commercializzazione.