No, non stiamo parlando di Youtube (che è sempre proprietà di Google), ma di quello che era inizialmente nato come concorrente di Youtube, quel Google Video, che non ha mai impensierito il dominio di Youtube, tanto da spingere Google a tirar fuori il portafogli, ed acquistarlo, prima che la valutazione si alzasse ulteriormente.

Insomma, Google, ha deciso che avere un doppione è solo uno spreco al giorno d’oggi, e quindi Google Video chiude i battenti. Già a partire dal maggio del 2009 Google Video non accettava più, infatti, l’upload di nuovi contenuti.

Dal prossimo 29 aprile non sarà più possibile nemmeno riprodurre i filmati ancora presenti, mentre i loro proprietari avranno ancora la possibilità di scaricarli, dalla propria pagina personale, per magari poi ripassarli su Youtube, fino al 13 maggio.

Un vantaggio di Google Video era però il poter inserire filmati anche molto lunghi senza doverli spezzare in video da 15 minuti: addirittura il limite era di 16 Gbyte, irraggiungibile anche con un filmato in altissima definizione.