One Crown7: La “sigaretta” del futuro

Una capsula contenente acqua, glicolpropilene (un conservante e umidificatore del tabacco, non l’antigelo che è metilpropilene) e aroma di tabacco: ecco in poche parole One Crown7, la sigaretta del 2000 che – forse – manderà in pensione le multinazionali del tabacco e dei tumori polmonari.

Come recita il sito del produttore, una cartuccia contiene nicotina equivalente a circa due pacchetti di sigarette, ma permette di “fumare” anche in luoghi pubblici in quanto non disperde alcunché nell’ambiente, tranne un poco di vapore acqueo, ed elimina quindi il più pericoloso dei componenti, che è il fumo passivo.

Il kit del fumatore high tech (sotto le mentite spoglie di sigaretta, sigaro o pipa) d’ora in poi sarà composto da batteria, vaporizzatore, aromi naturali e conservanti, il tutto a un costo variabile – a seconda del modello – tra 65 e 150 dollari circa; non poco in assoluto, assai meno se paragonato al costo complessivo di un set tradizionale da fumatore incallito di sigari o pipa.


Tra gli altri vantaggi c’è l’assenza di puzza di fumo negli abiti e di macchie indelebili alle dita, nonché degli altri inconvenienti di lieve o maggiore entità che tutti conosciamo.

Se l’aggeggio rappresenti una valida alternativa al fumo tradizionale come afferma (e spera) il produttore, invece di una moda temporanea, lo dirà solo il tempo; ma a detta di alcuni il rischio vero è di tutt’altra natura rispetto a una dose più o meno consistente di nicotina, che comunque è e resta un potente veleno naturale.

Unico dubbio, il sistema potrebbe piacere ai trafficanti di stupefacenti per distribuire sostanze proibite e alle loro vittime per farsi, stavolta in pubblico anziché di nascosto, con buona pace di quelli che giurano che l’innovazione rappresenti sempre e comunque un progresso di cui tutti sono chiamati a beneficiare. Come dicono alla Crown7, “alcuni obbediscono alle regole, altri le creano”.

Fonte | ZeusNews