“C’è un chip, chiamato TPM, integrato nelle schede madre della maggior parte dei computer che vengono venduti oggi. Il mercato dei videogiochi sarà in grado di codificare una chiave privata assolutamente verificabile – che non sarà aggirabile – che permetterà alla nostra industria di svilupparsi nella aree in cui la pirateria è un reale problema”. A dichiararlo è il fondatore di Atari, Nolan Bushnel.

Questa è la promessa (o minaccia, a seconda dei punti di vista) di Atari alla pirateria sui videogiochi.

Voi che ne dite, Il TPM, fermerà davvero la pirateria dei videogiochi? La storia ci insegna di chip in grado di far bypassare i controlli di “autenticità” sulle varie console da gioco (uno dei motivi per cui Sony ebbe la meglio su Sega, all’epoca della disputa Dreamcast-Playstation). Dite che una cosa del genere non andrebbe cmq a verificarsi anche sui pc dei più incalliti pirati?. Io ho i miei dubbi…

PS. La notizia non riguarda la pirateria di musica e film, li il discorso è molto diverso.